Ceramiche tradizionali        
Matsumoto Castle
(in breve)
Matsumoto Castle
(guida dettagliata)
     

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Matsumoto Castle
(guida al castello)
INUI-KOTENSHU
(piccola torre sulla destra - ingresso al castello)
E' la torre da cui parte la visita interna al castello.
Si tolgono le scarpe e si portano appresso, in quanto si uscirà da un'altra parte. Vengono fatti visitare solo il primo e secondo piano (dal secondo piano, attraverso un passaggio sul tetto - Watari yagura, si accede alla torre principale).

PRIMO PIANO
La stanza è scura, con numerosi pilasti in legno di abete rosso e cipresso giapponese, intagliati con l'uso di asce. Da notare la presenza di alcuni pilastri tondi, non presenti nelle altre torri.


SECONDO PIANO
Da qui si possono vedere molto bene le tue tipologie di feritoie: Yazama (rettangolari per gli arceri); Teppozama (quadrate per i moschetti).
I moschetti in quel periodo avevano il problema di richiedere molto tempo per essere ricaricati. Appena carichi, si apriva la feritoia in legno, si sparava e richiudeva subito la feritoia per la successiva carica.
In questa parte del castello sono esposte le tegole ONIGAWARA, che venivano posizionate alla fine della linea di tegole sporgenti dal tetto (amuleti a protezione dai demoni e dal fuoco).
TENSHU
(donjon tower)
Dalla piccola torre, si arriva nella torre principale attraverso un passaggio sul tetto (Watari yagura), chiamato passaggio della corsa dei samurai. Da qui, in caso di attacco, sarebbero dovuti entrare i samurai per difendere la torre principale.
Lungo il passaggio si possono vedere bene le aperture a filo parete (Ishio-toshi) attraverso le quali venivano buttate giù le pietre contro chi cercava di arrampicarsi. Gli Ishio-toshi si trovano anche nel primo piano del Tenshu

PRIMO PIANO
I fori e la disposizione dei pilasti fanno ipotizzare che questo piano potesse essere suddiviso in quattro stanze utilizzate forse come magazzini per cibo, munizioni o altro.
Lungo il percorso vengono esposti diversi oggetti del castello tra cui dei pezzi sostituiti durante l'importante restauro del 1950; tra questi, due statue di Shachi, creature mitologiche a difesa del peggior nemico del castello.
Il restauro si rese necessario in quanto gli edifici risultavano parecchio deteriorati e la torre principale in leggera pendenza!
L'intero restauro ha richiesto cinque anni di lavoro.
Durante il restauro, tra le fondamenta in pietra, è stato trovato un pezzo di legno in decadimento che poi si è scoperto essere uno degli originari 16 pilastri portanti (tra le fondamenta reggevano la torre principale).
La leggera pendenza della torre era quindi riconducibile al deterioramento di tali pilastri (un pezzo dell'originario pilasto è esposto nel primo piano), sostituiti con altrettanti in cemento (tra le fondamenta). La guida ci racconta un'interessante storia riguardo l'inizio della pendenza della torre.
Nel 1686 ci fu una brutta carestia che colpì gli agricoltori. Ciò nonostante, il capo del castello incrementò le tasse. I contadini non potendo pagare iniziarono una rivolta guidata da un uomo chiamato KASUKE (rivolta di Kasuke).
Numerosi contadini circondarono il castello chiedendo di abbassare le tasse. Il capo del castello, preoccupato, finse di accettare la richiesta con il solo fine di sedare la rivolta. Il giorno dopo fece quindi arrestare Kasuke e la sua famiglia condannandoli a morte. Durante l'esecuzione, Kasuke guardò con aria feroce e di risentimento il castello, maledicendolo. Da quel momento la torre cominciò ad inclinarsi.

SECONDO PIANO
Il secondo piano è dedicato ad un'esposizione di armi donate da un membro dell'Historical Academy giapponese.
Sono presenti anche i modelli dei moschetti introdotti in Giappone nel 1543, in seguito al naufragio di una nave cinese in una delle piccole isole a sud dell'isola di Kyushu. Sulla nave c'erano due mercanti portoghesi che diedero una dimostrazione del funzionamento dei moschetti. Il daymiò dell'isoletta rimase sorpreso dalla potenza delle armi e ne comprò due in cambio di una grande quantità di oro. Fece poi studiare il meccanismo di funzionamento ai suoi uomoni al fine di riprodurle.
Le nuove armi si diffusero rapidamente, ma la tecnica di realizzo rimase segreta. Furono realizzate molte tipologie di moschetti con caratteristiche differenti a seconda dei distretti in cui vennero sviluppate. Per esempio, i moschetti di Sakai (città di mercanti) si presentavano molto sfarzosi, mentre quelli di Kunitomo erano più semplici ma sempre molto accurati.
Tra le esposizioni, un'armatura indossata dai comandanti dei moschettieri. Fatta di metallo, lacca e tessuto di seta e cotone. Pesa circa 12 Kg.
Ancora, una rappresentazione del lavoro manifatturiero di produzione di proiettili da parte di una moglie e figlia di un samurai.
C'è anche una pittura della battaglia di Nagashino del 1575, 30 anni dopo l'introduzione dei moschetti. La battaglia fu combattuta tra i Takeda e gli Oda. L'esercito di Takeda (a destra, sul dipinto) era formato da numerose truppe a cavallo, molto forti, ma con pochi moschetti. L'esercito di Oda (a sinistra, sul dipinto), alleato con Tokugawa, si presentava con numerosi moschetti e nuove tattiche di battaglia: alti recinti e lunghe lance per fermare la carica dei cavalli. Vinsero le forze di Oda-Tokugawa. Dopo questa battaglia vennero modificate le tattiche di combattimento, così come le tecniche costruttive dei castelli. Per esempio le torri del castello di Matsumoto, costruite 20 anni dopo la battaglia di Nagashino, presentano mura più spesse e feritoie per l'utilizzo dei moschetti.

TERZO PIANO
E' il piano nascosto. Così chiamato perchè non visibile dall'esterno. Presenta una sola finistra che dall'esterno non sembra appartenere al terzo piano. Probabilmente veniva utilizzato come magazzino.

QUARTO PIANO
Era il piano del daimyò, il capo dei samurai. La stanza appare larga e molto luminosa, con un alto soffitto.
Qui si trovano le scale più ripide del castello, con gradini molto stretti.

QUINTO PIANO
E' il piano della guerra, dove, in caso di emergenza, ci si riuniva per decidere le tattiche.
Ci sono finestre in ogni direzione. Da una di queste sono bene visibili i due Shachi posizionati sul tetto della piccola torre Inui-kotenshu. I Shachi si trovano sempre in coppia, un maschio ed una femmina. Inoltre, da quanto capito, il loro posizionamento sul tetto non avviene a caso. I maschi a sud ed est in direzione della luce e del caldo, le femmine a nord ed ovest in direzione opposta (forse freddo e buio???).

SESTO PIANO
Si tratta dell'ultimo piano della torre. Il piano di osservazione dei nemici durante i periodi di guerra.
Interessante osservare la tecnica di costruzione del tetto con l'utilizzo di travi curve (igeta-bari), e tra le stesse travi, la presenza di un tempio dedicato a Nijuroku-ya-shin, la Dea guardiana del castello (Dea della ventiseiesima notte).

... E' successo il 26° giorno del primo mese del calendario lunare nel 1618. La luna stava nascendo. Uno dei vassalli del clan Toda stava lavorando nel castello. Quando arrivò al quarto piano, improvvisamente apparve una nobile signora vestita con un bianco kimono che porse al vassallo una borsa fatta di seta e disse:
"Se il capo del castello ospiterà in un rispettabile altare la Dea della notte con 500 kg di riso cotto, il clan Toda vivrà nel benessere e nella prosperità".
Poi, la signora salì all'ultimo piano e scomparve.
Il giorno dopo, il vassallo raccontò l'accaduto al signore del castello che prese sul serio il racconto. Decise di benedire la borsa custodendola tra le travi del soffitto dell'ultimo piano. Da allora, Nijuroku-ya-shin è venerata la ventiseiesima notte di ogni mese.

Da una delle finestre è possibile vedere la traccia del perimetro della prima casa del signore del castello (tegole posizionate sul prato). La casa fu distrutta da un incendio nel 1727. Anche se costruita vicino, il fuoco non raggiunse le torri. Si dice che gli Dei abbiano protetto la torre dal fuoco e che i SHACHI abbiano realmente sputato acqua dalla bocca.
TATSUMI-TSUKE-YAGURA e TSUKIMI-YAGURA
(due edifici sulla sinistra)
Il percorso di visita finisce con il passaggio lungo due ali costruite 40 anni dopo la realizzazione della torre principale. Non si conosce il motivo del loro realizzo. E' comunque evidente come abbiano reso più equilibrata ed armonica la vista dell'intero castello.

Nel primo edificio (Tatsumi-tsuke) è presente una piccola esposizione di contenitori di polvere da sparo, elemetti, bastoni e proiettili.

Il secondo edificio (Tsukimi), è l'ala della veduta della luna. Costruita unicamente per intrattenimento (osservazione della luna bevendo sake) dopo il periodo delle guerre civili.
Si dice che da questo edificio sia possibile vedere tre lune nello stesso momento:
- la vera luna nel cielo
- la luna riflessa nell'acqua del fossato
- la luna riflessa nella tazza del sake
La guida ci dice in modo spiritoso che se si beve tanto sake si possono vedere anche molte più lune attorno a sè. Ma non solo ... Cadendo all'improvviso e battendo la testa potremmo vedere anche tante stelle!

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