Ceramiche tradizionali        
Matsumoto Castle
(in breve)
Matsumoto Castle
(guida dettagliata)
     

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Matsumoto
Tesoro nazionale, considerato uno dei più bei castelli del Giappone. Sopravvive da oltre 400 anni.

Le origini risalgono al 1504 (inizio dell'Era Eisho - periodo Sengoku jidai - era delle guerre tra i numerosi feudi in cui era diviso il Giappone), quando il clan Okasawara costruì il castello Fukashi. In seguito, il castello cadde nelle mani di Shingen Takeda, per poi venire riconquistato dal clan Okasawara nel 1582 (Sadayoshi Ogasawara gli cambiò nome in Matsumoto). Nel 1590, Hidemasa Okasawara (il lord del castello), si spostò nella regione del Kanto (area attorno a Tokyo) per seguire Tokugawa Ieyasu (Toyotomi Hideyoshi, che stava conquistando il controllo dell'intera regione, assegnò l'area del Kanto al suo alleato Ieyasu. Ieyasu stabilì la sua base nel villaggio di pescatori di Edo, l'attuale Tokyo. Ieyasu è ricordato come l'uomo che diede fine, nel 1600, al periodo delle guerre civili [battaglia di Sekigahara]).
Al posto di Hidemasa Okasawara, Toyotomi Hideyoshi designò quale nuovo lord del castello di Matsumoto, Ishikawa Kazumasa.

Il castello è carente di ornamenti ed emette un'aria di grossolanità e severità, riflesso dell'epoca in cui fu costruito.


L'intero complesso è costituito da 5 parti:
  • la piccola torre sulla destra, a nord ovest, Inui-kotenshu, alta 16,8 metri;
  • il passaggio sul tetto, Watari-yagura, che unisce la piccola torre (Kotenshu) con la torre principale (Tenshu);
  • la torre principale centrale, Tenshu (donjon), alta 29 metri, residenza del daimyò. Il mastio è nero lucente, composto da 6 piani, di cui uno (il terzo piano) non visibile dall'esterno;
  • due altre ali sulla sinistra: Tatsumi-tsuke-yagura (alta 15 metri) e Tsukimi-yagura (alta 11 metri).
Le prime tre strutture furono costruite tra il 1593 ed il 1594, su ordine di Toyotomi Hideyoshi, da Ishikawa Kazumasa e suo figlio Yasunaga.

Il castello fu costruito per essere inespugnabile. Poichè venne realizzato in pianura, al fine di contrastare i facili attacchi, fu circondato da tre fossati, oltre il fiume METOBA che fu utilizzato come quarto fossato.
L'area circondata dal fossato interno è chiamata HONMARU. In questa area si trovava il palazzo casa padronale del lord del castello, utilizzato anche come centro amministrativo. Fu costruito dopo la realizzazione della torre centrale. Venne però bruciato da un incendio scoppiato nella cucina nel 1727, e mai ricostruito. Il perimetro in cui sorgeva il palazzo è oggi evidenziato con delle tegole disposte a terra sull'erba (ben visibili affacciandosi da una delle finestre della torre centrale).
Il fossato interno ha una larghezza di 60 metri. Da considerare che, all'epoca, i moschetti sparavano a circa 60 metri. La larghezza del fossato era stata calcolata affinchè i tiratori scelti potessero fermare con efficacia l'attacco del nemico.
L'area tra il fossato interno e quello di mezzo è chiamata NINOMARU. In quest'area, dopo l'incendio del palazzo dell'area Honmaru, fu spostato il centro amministrativo e la residenza privata del daimyò. Qui si trovavano anche i magazzini del cibo e delle armi.
L'area tra il fossato di mezzo ed il fossato esterno è chiamata SANNOMARU. Qui si trovavano le residenze dei samurai di alto rango. I samurai di basso rango vivevano all'infuori del fossato esterno, principalmente nella zona nord.

Sul tetto del castello, alla fine delle linee sporgenti del tetto, sono posizionate delle tegole chiamate ONIGAWARA. Esse furono pensate come amuleti, per proteggere il castello dai demoni e dal fuoco. Su tali tegole (meglio visibili nell'esposizione all'interno del castello), sono riportate delle iscrizioni con il nome e l'indirizzo dell'artigiano che le ha realizzate, oltre la data di produzione.
Il castello fu governato da 6 famiglie e 23 differenti daimyò. Ogni famiglia aveva le proprie tegole ONIGAWARA.
Sul tetto della torre centrale, ma anche della piccola torre sulla destra, sono posizionate le coppie (maschio e femmina) delle statue dei SHACHI, creature mitologiche cinesi con il corpo di pesce e la faccia di tigre. Si credeva che tali creature vivessero nell'oceano e che per difendersi bevessero l'acqua del mare per poi sputarla sui nemici facendoli scappare! Ora, poichè il peggior nemico dei castelli giapponesi (in legno) è il fuoco, ... ecco la funzione dei SHACHI!.


Camminando lungo il fossato centrale si arriva alla porta del tamburo, l'ingresso Taiko-mon (drum gate), così chiamata per la presenza di un tamburo ed una campana che venivano fatti suonare nelle emergenze.
La porta venne distrutta nel 1871 e ricostruita nel 1999 senza però la torre con il tamburo.

Il ponte che si attraversa per arrivare alla porta Taiko-mon è chiamato UNOKUBI, il collo del cormorano. Man mano che si attraversa diventa più stretto, proprio come il collo di un cormorano, al fine di ammassare i nemici in uno spazio stretto ed ammazzarli più facilmente.
Il castello fu infatti progettato per difendersi da una reale guerra, anche se non fu mai attaccato!
Superato l'ingresso si arriva ad un cortile quadrangolare con due porte non allineate fra di loro. Due caratteristiche (quadrangolo e porte disallineate) di derivazione tattica. Il cortile era fondamentalmente una trappola di morte. Su tutti i lati del cortile si possono vedere delle feritoie attraverso le quali si utilizzavano le armi per uccidere i nemici prima che arrivassero alla secondo porta!

Nelle mura del castello sono presenti più di 100 feritoie: Teppo-zama, quadrate per i moschetti; Yazama, rettangolari per gli arceri.
Lungo i muri sporgenti del primo piano, sono presenti dei buchi, Ishi-otoshi nei quali venivano fatte cadere delle pietre (ma anche utilizzate armi e frecce) per impedire al nemico di arrampicarsi.

I muri del castello sono ricoperti di un intonaco bianco (Shikkui) che protegge bene dal fuoco, ma risulta debole nei confronti della pioggia. Per evitare continue manutenzioni dell'intonaco bianco nel periodo di guerra, la parte bassa delle mura è stata coperta con una tavola dipinta di nero lacca, molto resistente all'acqua. Sotto la tavola è stato poi disposto uno strato di fango che ben proteggeva dagli incendi.
Per ulteriori dettagli e per la guida del percorso all'interno del castello potete continuare nella pagina di approfondimento Matsumoto Castle - (guida dettagliata)
fonte:
informazioni apprese
da guida locale, opuscoli, e letture varie,
in occasione della visita del castello
Matsumoto nell'agosto 2016
Christian - daisuki.it


Come raggiungere Matsumoto
Il modo più facile e comodo è prendere il treno (stazione Matsumoto).
Il castello dista circa 15 minuti a piedi (1,2 km) dalla stazione di Matsumoto.


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